IL MASSICCIO DEL CAMPO DEI FIORI
In fondo alla pagina presente galleria fotograficaIl massiccio del Campo dei Fiori, oggi ai varesini molto noto, fino ai primi anni del 1900 era un'anonima montagna che spuntava sopra Varese. Lo sviluppo ebbe inizio più di cento anni fa, grazie ad un varesino, il signor Ciotti, che una volta tornato dall'America (in cui si era recato, come tanti altri italiani, in cerca di fortuna), iniziò ad esplorare le alture in cerca di selvaggina fresca. Scoprendo una volta arrivato in vetta il panorama che si poteva ammirare, decise allora di percorrerla in lungo e in largo e sul finire del 1800 ci fece un rifugio onde poter permettere ai turisti di rifocillarsi.
Il signor Ciotti giunto sulla vetta del Campo dei Fiori potè godere di un panorama eccezionale, che oggi può essere visibile da moltissimi punti della montagna (maggio 2007-Forte di Orino)
Nel suo girovagare lungo la montagna, il signor Ciotti scoprì poi un giorno l'esistenza di due grotte, di cui una profonda oltre 250 metri, che si sviluppavano nella superficie sottostante al monte Tre Croci; decise allora di creare un piccolo museo all'interno del suo Ristorante Paradiso in cui mise alcuni reperti ritrovati in una sua esplorazione nelle cavità (ad oggi - è da ricordare - le cavità trovate allora dal signor Ciotti sono oggetto di studio e una di queste è visibile proprio nei pressi del dismesso Grand Hotel Campo dei Fiori). Agli inizi del 1900, quando il Campo dei Fiori iniziò il suo sviluppo divenendo una delle mete più ambite dai varesini dell'epoca, sul monte Tre Croci venne fatta sistemare una grande croce di marmo lavorata da Ludovico Pogliaghi, la quale sostituiva alcune croci di legno (il monte Tre Croci deve il suo nome proprio per la presenza ancor oggi di tre grandi croci, presenti per ricordare il tragitto percorso da Gesù lungo il suo calvario).
Una delle entrate in una cavità del Campo dei Fiori. Oggi, come si nota dal cartello affisso, è chiusa e oggetto di studi (aprile 2007-Campo dei Fiori)
Nel 1905, dopo che la rete tranviaria di Varese fu sviluppata lungo numerosi chilometri, si iniziò a progettare la realizzazione della funicolare per il Sacro Monte ed è in quel periodo che qualche illustre mente locale pensò bene di realizzare un albergo sulla vetta del monte Tre Croci. Trascorsi due anni, nel 1907 venne fondata la "Società dei Grandi Alberghi Varesini", che acquistò dal Ciotti alcuni appezzamenti di terra sul Campo dei Fiori proprio per realizzarci un albergo da 30 camere (che poi divenne il ristorante della funicolare) e un grosso hotel di lusso con 200 camere. Qualche anno dopo inziarono i lavori e nel frattempo nel 1911 venne aperta all'esercizio la funicolare del Campo dei Fiori con il primo albergo, che come detto divenne poi ristorante (è da ricordare che il ristorante inizialmente era previsto all'interno della stazione di monte della funicolare, ma si decise di spostarlo a causa del rumore causato dai macchinari). La costruzione della funicolare fu completamente finanziata dalla società degli alberghi e la gestione dell'impianto fu poi affidata alla S.V.I.T. (Società Varesina per le Imprese Elettriche), che gestiva tutta la rete tranviaria di Varese e le funicolari del Sacro Monte e del Kursaal.
Il Grand Hotel Campo dei Fiori allo stato attuale. Questo un tempo era l'ingresso di servizio, in quanto quello principale si trovava al lato opposto (aprile 2007-Campo dei Fiori)
Questa foto scattata da Varese permette la visione del Grand Hotel, del vecchio tracciato della funicolare con la sua stazione di arrivo, e le numerose ville in stile liberty; il tutto realizzato nei primi anni del 1900 (marzo 2007-Varese)
Il Grand Hotel Campo dei Fiori venne aperto nel 1912 e questa immensa costruzione, così come la stazione della funicolare e il ristorante, sono realizzati secondo i dettami dello stile liberty che in quel tempo era in voga soprattutto a Varese. All'interno del Grand Hotel venivano ospitate personalità del tempo importanti (marchesi, principi, ecc.) e la ricca borghesia; alcune testimonianze ricordano poi che all'interno del ristorante Belvedere, una volta finito di pranzare venivano allestite delle danze che si prolungavano sino a sera.
Dalla stazione della funicolare è visibile, oggi come cento anni fa, questo stupendo panorama (gennaio 2007-Campo dei Fiori)
Il periodo roseo durò sino alla Seconda Guerra Mondiale, dove il Campo dei Fiori conobbe uno sviluppo ad oggi impensabile; iniziarono poi a cambiare le mode: i milanesi e i turisti più affezionati al nostro territorio preferirono il mare e il turismo varesino ne risentì molto. Ecco quindi il perchè della chiusura di tutte le tranvie e funicolari (che qualche anno dopo vennero rimpiante!), oltre alla dismissione del Grand Hotel Campo dei Fiori. Il periodo di declino dura sino ai nostri giorni: la situazione in vetta infatti è di semiabbandono, in quanto il Grand Hotel è stato venduto a privati i quali al momento sembra non siano interessati ad alcun tipo di recupero (oggi è impensabile riaprirlo, ma al suo interno sarebbe possibile fare molte cose, come per esempio musei, teatri, intrattenimenti vari!), la stazione della funicolare è in attesa di un eventuale recupero e il ristorante è in mano alle intemperie. Nonostante la mancata manutenzione però, i tre edifici restano ancor oggi una bellissima testimonianza dello stile liberty a Varese e ci si augura quindi che qualcuno possa "accorgersi" di ciò! Fortunatamente annualmente il monte Tre Croci vive la manifestazione alpina dedicata proprio al Campo dei Fiori: nella settimana di Ferragosto infatti, il Gruppo Alpini di Varese organizza uno stand gastronomico propriò ai piedi del Grand Hotel, e questa piccola iniziativa, che può sembrare banale, è invece importante e permette a numerose persone di accorrere in vetta, a dimostrazione che con la buona volontà si può fare tutto.
A pochi passi dal Grand Hotel salendo un breve sentiero, si giunge in un piazzale da cui si osserva questo panorama (marzo 2007-Campo dei Fiori)
Oltre al monte Tre Croci, il Campo dei Fiori ha un territorio molto esteso e al suo interno è conservato il Centro Geofisico Prealpino, la cui apertura è stata possibile grazie ad un altro illustre personaggio, e cioè il Prof. Salvatore Furia. All'interno del Centro è presente, oltre al famoso Osservatorio Astronomico, anche un giardino botanico, un centro per lo studio della metereologia e molto altro, ma per avere informazioni invitiamo i visitatori a cliccare sul sito www.astrogeo.va.it.
L'ingresso del Centro Geofisico prealpino (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Proseguendo la passeggiata lungo il Parco, non possiamo tralasciare il Forte di Orino: facente parte della linea Cadorna, il forte fu realizzato durante la guerra onde poter permettere un controllo capillare del territorio: da lassù infatti, oggi come allora è possibile guardare verso il basso per 360°, e quindi si può ammirare sia la Catena delle Alpi con il suo Monte Rosa, sia la pianura.
Il Forte di Orino (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Il panorama verso sud dal Forte di Orino: il lago in primo piano è il Maggiore e sulla sinistra si vedono i laghi di Comabbio e Monate (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Il Campo dei Fiori oggi è praticamente un area protetta: dal 1984 infatti è stato creato il Parco Naturale del Campo dei Fiori e severe leggi atte a garantire una precisa conservazione del territorio ha permesso alle mani dell'uomo di non arrivare fin quassù. Del Parco fa parte anche il Sacro Monte. Il consiglio quindi è sicuramente di recarsi per una bella passeggiata, e le numerose foto pubblicate in questi spazi possono solo anticiparvi quello che poi si può vedere dalla vetta!
Tutto il massiccio visto dal lago di Varese (maggio 2007)
Ancora il panorama dal Forte di Orino (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Uno zoom sul mastodontico Monte Rosa! (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Anche il lago di Varese è perfettamente visibile dal Campo dei Fiori (maggio 2007-Campo dei Fiori)
Il Campo dei Fiori visto da Varese (aprile 2007-Campo dei Fiori)
Per la stesura di questo articolo, sono state utilizzate alcune informazioni reperite dai seguenti libri o dalle seguenti pubblicazioni:
Funicolari a Varese, autrice Alba Bernard, 1991.
Galleria fotografica Campo dei Fiori